Maria De Filippi: la Lady Oscar della tv italiana
Di Aurelio Mancuso – Settimanale Gli Altri 02/03/2011
Tra tutto il trash che si propina in televisione il suo è talmente sobrio da essere gradevole. Ma il sesso resta un tabù.
Recentemente sta circolando una foto del matrimonio della premiata ditta Costanzo&DeFilippi, che ritrae “Maria”, contenta come se dovesse salire al patibolo. Un’immagine oggi lontana, ma che riporta a tempi in cui la nostra, creativa scoperta dal maestro, muoveva i primi passi nella palude pericolosa dei media italiani. Oggi la premiata ditta sembra ribaltata, con una presenza televisiva della De Filippi compulsiva, e Costanzo che si diletta solamente in alcuni esperimenti di nicchia. L’algida pavese, conduttrice, ideatrice dei format televisivi di grandissimo successo come Uomini e Donne, Amici, C’è posta per te, ormai trotta sicura nel palinsesto, consapevole Lady Oscar che si batte per la difesa di Maria Antonietta – tv commerciale, con tutte le armi a disposizione.
Al posto delle brioches al popolo si propinano dosi massicce di appuntamenti galanti tra bononi e ragazze gagliarde, cui si sono aggiunte puntate dedicate ai pensionati e ai/alle teen ager. Maria è un vero genio del male, una imbonitrice nata, che tocca le corde più scontate del sentimento nazional popolare: passioni amorose, abbandoni, lacrime, tradimenti, riconciliazioni, sapientemente dosati con tecniche da fiction e riprese da festival della caciotta. Negli ambienti televisivi e oltre si parla di un piglio militaresco, che non concede sbandamenti e soprattutto dove non sono ammesse critiche di sorta. Qua e là diversi ex partecipanti alle varie trasmissioni, sul web hanno raccontato le esclusioni brutali per non esser sottostate e sottostati a regole non scritte, per questo ancora più rigide. Saranno bugie, verità o vendette, questo non si sa. Perché il mondo della De Filippi appunto richiama quello di Lady Oscar, di cui figura condivide quel continuo tentativo scenico della sottrazione. Lei non conduce le trasmissioni, le dirige come una discreta domatrice, bonaria, ma alla bisogna anche direttiva. La sua televisione, che ammaglia essenzialmente il pubblico femminile pomeridiano e quello giovanile, ha ricevuto centinaia di attestati, premi, riconoscimenti, sostegni da parte di tante e tanti intellettuali e artisti, anche da quelli di sinistra, molti dei quali affollano con le loro firme gli appelli alle più disparate cause benefiche. Lei non prende mai posizione, lei non aderisce mai a niente, concede uno spazietto in qualche sua trasmissione e punto. Che sia potente e dura lo sanno anche i sassi, e inoltre non ama corti e lunghi cortei. Pochi e fidati collaboratori di tanti anni di idem sentire, plasmano e a volte trasformano i format, che sono tagliati sulla sua personalità, il resto è solo contorno. La televisione neutralista dei buoni sentimenti e delle gazzarre, degli appuntamenti mancati, di cantanti karaoke o di ballerini un po’ sgraziati, è così straordinariamente mediocre e cafona, da aver saputo riempire il vuoto delle idee. Tra tutto il trash che si propina nelle tv italiane, il suo è talmente sobrio da essere gradevole. Il personaggio De Filippi è straordinario, la sua rigidità e goffaggine talmente evidente da incoronarla come icona irripetibile. A questi elementi bisogna aggiungere il diffuso buon senso che a ogni piè sospinto regala, soprattutto quando le gazzarre e i conflitti verbali raggiungono sapientemente quasi il punto di rottura. Le buone parole, quasi mai rotte dall’emozione, il più delle volte compiacenti e sornione, Maria le usa soprattutto nel programma Amici, sicuramente il format che le da più soddisfazioni, anche perché la domatrice può gongolarsi tra insegnanti balenghi, maschi adolescenti arroganti e ragazze alla Moccia o caricaturate come un po’ strane, tutto nel nome dell’arte che in verità appare a malapena nelle puntate finali. Oggettivamente Maria è da applausi sempre, specialmente in C’è posta per te, dove da anni con blocchi strutturati alla stessa maniera, ci allieta con spose vedove che ringraziano figli per come le aiutano, famiglie meridionali dilaniate da figlie che scappano o genitori che si vogliono far perdonare, anziani che cercano donne baciate 50 anni prima, e così via. La peggior fiera della retorica e della compassione attraversa trionfante l’inverno televisivo italiano, onorato da ospiti illustri che si prestano al gioco. L’inossidabile l’armata De Filippi attraverserà indenne anche la crisi, per proporsi rinverdita per le stagioni venture. Un punto debole esiste anche per Maria De Filippi. Nonostante maneggi tutti le più stucchevoli rappresentazioni dei sentimenti, Maria non permette alcun scivolamento sul tema sesso. In Uomini e Donne e Amici silos di ormoni, il tema è bandito, e sicuramente l’omosessualità pur trasparendo tra insegnanti, tronisti, ammiratori, adolescenti è out. Ben prima di Monti, Maria maneggia la comunicazione sobria e neutrale, che le consente di sorvolare oltre il sentimento, vero e soprattutto falso che sia, il corpo. Meglio di un convento.
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