Diete. Un solo consiglio: buon cibo e…ginnastica da camera -settimanale gli Altri
di Aurelio Mancuso
Grasso è bello ricordano tante stonate dicerie, spot, antiche credenze, interessati sostegni folkloristici. Il grasso è diffuso, popolare, sensuale, e socialmente accettato, o meglio compreso, tra la gran parte degli italiani, che del cibo non hanno solo la passione, ma a tratti una robusta ossessione. Al netto dei luoghi comuni per cui i milanesi della city sono da un’insalata e via, o i romani paninari, e i torinesi e genovesi ci tengono alle porzioni equilibrate e non sature, nell’italico suolo si mangia dappertutto, troppo, con gran gusto, affidandosi ai Mac piuttosto che alle trattorie. E se qualcuno vi racconta che però le nuove generazioni stanno più attente, rammentate sempre che dipende dai luoghi e dalle condizioni sociali, perché il grasso non è solo abbondanza, ma è pure frutto di disordine, d’ingestione di alimenti di bassa qualità, di diete cariche di pochi e non nobili elementi nutrizionali. Tra tutto questo e il regime dominante del fisicamente irreprensibile, costruito a dura prova della propria tenuta fisica, tra ore di lavoro o studio, palestre sempre più attrezzate come istituti di espiazione per i ciccioni, c’è il buon senso, che non sguazza mai tra le nostre latitudini mangerecce. continua a leggere Prima di fornire qualche insulso consiglio, è bene però sfatare il mito che la donna e l’uomo grasso siano destinati a una grama vita, fatta di rinunce sociali e astinenze sessuali. Oltre un certo limite, sappiamo che l’obesità porta a tali scompensi e problemi fisici da entrare nell’alveo medico, cui ssarebbe bene affidarsi invece di giocherellare nel supermarket web delle diete fai da te, che a volte evidenziano immediati risultati, per poi far risprofondare gli incauti in drammatiche riprese di chili, aumentando i danni alla salute. C’è però un’ampia fascia di popolazione italiana in sovrappeso e vicina alla soglia dell’obesità, che se ne frega altamente dei cliché e delle mode, che sfonda il muro della taglia politicamente che vive felice, fa molto sesso, ha molte relazioni sociali soddisfacenti e plurime. Insomma non è necessario esser dei sedani x esser felici, né la cyclette pazza può da sola risolvere insicurezze e depressioni estetiche. Bisogna piacersi a prescindere e se mancano gli integratori (e purtroppo a volte gli anabolizzanti, di cui danni non si informa mai abbastanza) un buon bicchiere di vino e un panino al salame possono regalare momenti di assoluta goduria. Se così non fosse, non si spiegherebbe l’enorme successo del movimento bear tra i gay, che nonostante la proposizione ossessiva nei siti e pubblicità di corpi scolpiti, lucidi e senza un pelo, palestre e saune, furoreggiano in ogni dove con le loro abbondanti cene, raduni, ammiratori di tutte le specie. Non si pensi che siccome tra la maggioranza della popolazione non sono emersi club e consorterie pro taglie abbondanti, non vi sia un apprezzamento assai diffuso. Le e gli anoressici vanno ben poco, e le rotondità, persino la pancetta maschile, riscuotono successo indiscusso. Perché? Perché la stragrande maggioranza della popolazione italiana è in carne, e, quindi, la possibilità di accoppiamento è statisticamente la più diffusa. Sì è vero tra le giovani generazioni la cura del corpo va per la maggiore, e sono evidenti le evoluzioni rispetto ai giovani di solo 30 anni fa, ma è pur vero che i giovani, nella nostra anziana, decadente, e burrosa società non sono maggioranza. Tutto ciò non esclude che i sogni erotici delle e degli italiani non siano pieni di corpi suadenti e palestrati, però alla concretezza dei fatti, il richiamo fisiologico sessuale si fa largamente democratico e poco selettivo. La carne si congiunge, qualsiasi ne sia la consistenza, e la pelle sol coll’osso intorno non soddisfa l’appetito. Per tornare agli inutili consigli, fatta la pace con le proprie analisi del sangue, con il medico che raccomanda moderazione (appunto no estremi da una parte e dall’altra), tra una lasagna emiliana doc con amici annaffiata dal buon lambrusco e una patetica seduta al ristorante macrobiotico con colleghi intelletualfrigidi scegliete la prima, è probabile che scoprirete il nuovo lieve rotolino sorridervi, mentre il sudore della ginnastica da camera vi rende felici.
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