Omofobia: il Parlamento italiano in mano alle teorie del Ku Klux Klan
Sono bianchi, cattolici reazionari o atei devoti, razzisti, omofobi, pieni di privilegi, tra cui la possibilità di estendere anche ai conviventi l’assistenza sanitaria integrativa
Oggi la Camera dei Deputati ha approvato le tremende pregiudiziali di costituzionalità presentate da Lega e Udc contro la legge sull’omotransfobia, ancora una volta come accade da troppi anni vince la parte più razzista, omofoba, escludente della politica italiana. Il PDL sostenendo queste tesi, è colpevole di aver tradito qualsiasi fantasiosa tesi liberale, e tranne qualche rara eccezione, di essere complice del clima d’odio che si estende in tutto il Paese. Ha vinto la politica che in varie forme e posizioni parlamentari alimenta discriminazioni nei confronti dei migranti, delle donne, dei giovani precari, delle libertà individuali. Questa masnada di privilegiati, che possono, per esempio, a differenza di tutti gli altri conviventi italiani accedere a normative come l’estensione dell’assistenza sanitaria integrativa, oggi hanno ribadito la volontà di offendere e discriminare milioni di persone che a causa della completa assenza di diritti, sono in balia di violenze, aggressioni, dileggi di tutti i tipi. In questo Parlamento insomma risultano maggioritarie le teorie aberranti del Ku Klux Klan, dei peggiori gruppi dell’estrema destra violenta europea, il tutto condito da ipocrite posizioni di facciata. Nel ringraziare PD, Fli e l’IDV per la battaglia parlamentare condotta, rileviamo come non si possa più accontentarsi di proclamare il nostro sdegno e neppure continuare a rimanere ognuno nel proprio ambito e settore di lavoro. Per questo è necessario un grande movimento di riforma civile del Paese, che trasformi l’attuale sconforto e rabbia in occasione per una nuova stagione delle libertà.
Aurelio Mancuso presidente Equality Italia
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