0

Prodi: come un Cesare che aspettava le pugnalate – gli Altri

-

Una pioggerellina fastidiosa e un cielo grigio immergevano Roma ancora un po’ assonnata, quando i primi d’ottobre del 2007 una strana delegazione varcava il portone di Palazzo Chigi per incontrare Romano Prodi, presidente del Consiglio. L’occasione era la convocazione della grande manifestazione unitaria della sinistra “Siamo tutti un programma” sostenuta da un appello promosso da Il Manifesto, Liberazione e 15 personalità della sinistra. Oggetto concreto dell’iniziativa era di spingere il governo a varare finalmente, dopo le misure di contenimento della spesa, la famosa seconda fase di azioni per la crescita e la promozione di diritti sociali e civili. Strana la storia, le fasi politiche si ripetono più o meno drammaticamente, e allora si volevano misure a sostegno del lavoro giovanile e femminile, contro il precariato, per i diritti civili, poco è cambiato, se non in peggio. (altro…)

Share
0

Non Solo Gay. Il PD, Rosy Bindi e l’apartheid dei diritti – Il Manifesto

-

Di Aurelio Mancuso per il Manifesto – 19 Giugno 2012

Gay e PD, c’è posto, In serie B

Cosa ha davvero partorito la Commissione Diritti del Pd presieduta da Rosy Bindi? Un documento assai più arretrato delle prese di posizione della organizzazione statunitense che rappresenta le novemila madri superiori degli ordini religiosi femminili, delle aperture del cardinale Martini, dei Gesuiti, e così via. Un documento che tutto è meno una risposta a quel “non abbiate paura” pronunciato dal Papa polacco per sollecitare i fedeli all’incontro con Cristo. Dal punto di vista cristiano il documento Bindi è chiaramente schierato con i “ricchi” e assolutamente lontano dai “poveri”. Ancora una volta si sostiene un ben preciso teorema, ammantato di miti parole, e si propone l’apartheid dei diritti: da una parte c’è la famiglia sposata, possibilmente benedetta, dall’altra la richiesta di diritti “purtroppamente” emersi negli ultimi decenni, che certamente devono essere tutelati visti gli articoli 2 e 3 della Costituzione, ma che mai potranno ledere l’articolo 29 della Carta, usato con una lettura strumentale come una clava per affermare, che i gay sono meno degli etero. Da cattolico che ritiene, come la stragrande maggioranza dei miei fratelli e sorelle nella fede, che per fortuna viviamo in uno Stato laico, pluralista, in una società complessa e democratica, questi politici cattolici del Pd mi spaventano. (altro…)

Share
0

PD: Scalfarotto fa il furbo, critica Bersani sul matrimonio gay e poi appoggia un documento arretrato

-

Quello che sta accadendo in queste ore nella Commissione diritti civili del PD ci indigna e conferma molte delle preoccupazioni che avevamo esternato nei giorni scorsi. A fronte di un messaggio del Segretario nazionale Pierluigi Bersani, che in modo chiaro proponeva le unioni civili, ovvero un istituto dedicato alle coppie gay cui riconoscere pari diritti e pari doveri, Ivan Scalfarotto vice presidente dell’Assemblea, oltre a sottrarsi alla dura discussione che sta avvenendo dentro la Commissione presieduta dalla Bindi, da una parte rivendica come unica soluzione il matrimonio, dall’altra tramite lettera inviata e letta in Commissione, sostiene il testo del documento in discussione, assolutamente più arretrato della proposta del Segretario. Insomma, ancora una volta si assiste a un triste teatrino alimentato da persone come Fioroni e Scalfarotto, che utilizzano un tema che riguarda milioni di persone per i propri scopi politici di posizionamento partitico. (altro…)

Share
0

Nell’art. 2 della Costituzione le basi per le unioni di fatto

-

Di Andrea Benedino e Aurelio Mancuso   – Unità 12 Giugno 2012

LE PAROLE CHE PIERLUIGI BERSANI HA INDIRIZZATO LO SCORSO SABATO AGLI ORGANIZZATORI DEL BOLOGNA PRIDE RAPPRESENTANO UN PUNTO DI SVOLTA IMPORTANTE.

In primo luogo Bersani colloca l’azione del Pd nel solco di quanto stanno facendo in tutto il mondo le principali forze progressiste, citando gli esempi importanti del presidente americano Barack Obama e di quello francese Francois Hollande. Di fatto Bersani, pur non spingendosi sulla strada del matrimonio gay, pone nella prospettiva del Partito democratico l’obiettivo dell’uguaglianza dei diritti e delle opportunità di vita, indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. (altro…)

Share
0

«Legge sulle coppie gay» Diventa un caso l’apertura di Bersani

-

«Basta con il far west, serve una legge per le unioni civili»: Pier Luigi Bersani invia il suo messaggio al Gay Pride nazionale di Bologna, scegliendo di rompere gli indugi e di usare quelle parole chiare che finora non aveva mai pronunciato.

L’altro giorno la mossa a sorpresa sulle primarie, ora questa uscita sugli omosessuali: il segretario sembra aver innestato la quarta. Ed effettivamente è così. Con i compagni di partito il leader non ha nascosto la propria insofferenza nei confronti di come viene dipinto il Pd: «Fanno la nostra caricatura, descrivendoci come un partito fermo, immobile. Adesso basta, è il tempo di muoverci e di prendere delle iniziative». Detto, fatto. Bersani ha parlato con due importanti esponenti Pd del mondo gay, Aurelio Mancuso, presidente di Equality, e Andrea Benedino, e dopo essersi consultato con loro ha mandato quel messaggio: «Non è accettabile che in Italia non si sia ancora introdotta una legge che faccia uscire dal far west le convivenze stabili tra omosessuali, conferendo loro dignità sociale e presidio giuridico». (altro…)

Share