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PD: per uscire dal limbo superiamo il giustizialismo – settimanale gli Altri

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Sono iscritto al PD da due anni e sinceramente non ho ancora capito quante e come sono organizzate tutte queste correnti, sotto correnti, fondazioni, aree, conciliabili e intrattenimenti vari. Chiariamoci, i Circoli esistono, la vita democratica e territoriale esiste,  e forse è l’unica che ha un po’ di coerenza da Bolzano a Siracusa, ma l’orchestra proprio non riesce a suonare una sinfonia adatta perlomeno agli uditi non professionali. Mi basterebbe comprendere se su quei dieci punti più volte evocati da Bersani, che dovrebbero essere il collante programmatico del PD, ci sia almeno una prima bozza, invece ci attardiamo su polemiche interne che quasi nessuno comprende. (altro…)

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Coppie gay, il diritto alla vita familiare

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 No dalla Cassazione alla trascrizione delle nozze, ma apertura sulle unioni

È una sentenza che non ha precedenti e che ieri ha fatto esultare gli omosessuali d’Italia. È la numero 4184 della Cassazione, e dice: «La coppia omosessuale è titolare del diritto alla vita famigliare come qualsiasi altra coppia coniugata formata da marito e da moglie». Ma non solo. Valutando il ricorso di una coppia di omosessuali di Latina, la Suprema Corte ieri non si è limitata a enunciare un principio astratto, ma è entrata in un merito che adesso rischia di stravolgere la legislazione italiana a macchia di leopardo. continua

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Equality Italia: i gay hanno diritto a vita familiare come coppia, la cassazione sbugiarda tutti i reazionari d’Italia.

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Pur non potendo accettare la trascrizione del matrimonio contratto all’estero da una coppia di omosessuali, perché non ha effetti nel nostro ordinamento, la Corte di Cassazione smonta pezzo per pezzo tutte le posizioni portate avanti in questi anni da vari esponenti del centro destra e del centro sinistra italiani. La Corte afferma con chiarezza che la diversità di sesso per sposarsi non è più un requisito indispensabile, e che le coppie gay hanno “come i coniugi, il diritto ad una ”vita familiare” e ad esigere e a far valere per questo il diritto ad un ”trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” E la Cassazione, così come la Corte Costituzionale invita il Parlamento ad agire ed approvare una normativa sulle coppie gay. Si tratta di una sentenza importante e che smentisce tutte le stupidaggini giuridiche proposte da una classe politica ignorante e culturalmente più vicina ai regimi islamici che alle democrazie mature europee.

Aurelio Mancuso Presidente Equality Italia

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Equality Italia – Leggendo il rapporto CENSIS i giudizi sono discutibili, ma i dati incontrovertibili: le famiglie di fatto esistono.

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Leggendo il Rapporto Censis sui “Valori degli Italiani” non si può notare che a fronte di alcuni giudizi espressi nella premessa che lasciano basiti,

(..) “la mancanza di senso del futuro e di trascendenza, genera un intrappolamento nel presente. Un rattrappimento che ha radici profonde nella crisi della relazione con l’altro (e l’Altro), nella crisi del sacro e la labilità dei suoi surrogati (l’esoterismo o la new age), nella rimozione del senso del peccato (individuale o sociale che sia), nella negazione della creaturalità in ragione del primato dell’Io, la rottura della continuità fra vita terrena e vita eterna” (..),

che sono più adatti a un’istituzione religiosa che a un istituto così importante per l’analisi sociale del Paese, non si riesca a nascondere che “diminuiscono i matrimoni, aumentano le famiglie”.

Insomma nonostante la volontà ideologica degli estensori del rapporto, la società italiana continua a modificarsi, aumentano esponenzialmente le famiglie non sposate, oltre 100 mila bambini sono nati nelle coppie conviventi su un totale di 500mila bambini, i matrimoni civili sono in fortissimo aumento, tanto che sono la maggioranza in tutto il nord e nelle grandi città anche del centro, compresa Roma (51 %). Quindi, l’Italia cambia, le leggi no. E come detto più volte l’intero sistema di leggi che regolano il matrimonio, la tutela dei minori, il divorzio, il diritto di famiglia, è ormai vetusto e produce evidenti discriminazioni. Speriamo che prima o poi la politica si accorga in quale medioevo regolamentare costringe una società aperta, moderna, di cui la ricerca conferma una vocazione alla responsabilità e alla solidarietà.

Aurelio Mancuso – Presidente Equality italia

Clicca qui per leggere il documento di sintesi del CENSIS

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Equality Italia: giu’ le mani dalla Divina Commedia

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 “L’unico commento che si puo’ fare, prima di mettersi a ridere, e’ giu’ le mani dalla Divina Commedia”. A reagire cosi’ alle affermazione dell’associazione ‘Gherush92′, secondo la quale la Divina Commedia andrebbe eliminata dai programmi scolastici o, quanto meno, letta con le dovute accortezze, contenendo stereotipi, luoghi comuni, contenuti e frasi offensive, razziste, islamofobiche e antisemite, e’ Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, rete trasversale italiana per i Diritti Civili che si batte appunto contro razzismo, omofobia, antisemitismo e discriminazioni in generale. “E un’opera magna riconosciuta dal mondo, e’ figlia del suo tempo come lo era Dante. Prendersela con la Divina Commedia e’ come prendersela con la Bibbia. E poi nella nostra scuola, anche se messa un po’ male, la si studia con una forte storicizzazione, a tutto merito dei professori”, aggiunge Mancuso. “Bisognerebbe piuttosto scagliarsi contro gli scrittori, i giornalisti che oggi sono dichiaratamente razzisti, omofobi, islamofobi. Mi piacerebbe che questi campioni del modernismo, del politically correct, analizzassero tutti i tomi che in questi ultimi anni sono stati scritti con chiari intenti razzisti, discriminatori”, conclude Mancuso. (Spe/Col/Adnkronos)

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