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Lucio Dalla: Mancuso (Equality Italia) silenzio davanti alla morte

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 “Davanti alla morte ci si deve solo fermare”. Risponde cosi’ alle polemiche sul funerale di Lucio Dalla, Aurelio Mancuso, leader storico del movimento gay italiano e presidente della rete per i diritti civili Equality Italia. “Se Dalla avesse voluto dichiarare la sua omosessualita’ – ha detto Mancuso all’ANSA – avrebbe aiutato tante persone. Ma non l’ha mai fatto e non capisco perche’ se non l’ha dichiarato lui in vita, ora qualcuno lo deve fare al suo posto“. Un accenno polemico Mancuso l’ha avuto anche nei confronti della Chiesa: “Dal punto di vista emotivo ho sofferto molto. Io sono credente e penso che in questi casi ci debba essere soltanto rispetto e silenzio. E’ stato importante che i funerali si siano svolti nella chiesa di San Petronio. Ma certo – ha concluso – la chiesa ti ammette soltanto se sei un omosessuale che si nasconde”. (ANSA)

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Caro Dalla, io ti difendo

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In queste ore migliaia di persone sono in fila a renderti omaggio, nella tua bella Bologna, la città che tu vivevi appieno. A volte, com’è capitato anche a me un sabato notte, ti si poteva incontrare semplicemente in un bar a fare battute e proporre brevi ficcanti ragionamenti. Su alcuni siti e sui social network girano biografie più o meno bislacche, sulle tv nazionali prevale l’agiografia. Sono certo per quel poco che ho compreso ammirandoti come fan e come estimatore delle tue prudenti eccentricità, che starai ridendo di gusto, soprattutto nei confronti dei soliti avvoltoi, che vogliono dire la loro sulla tua sessualità, sulle tue stravaganze, sulle tue riservatezze. (altro…)

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Maria De Filippi: la Lady Oscar della tv italiana

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Di Aurelio Mancuso – Settimanale Gli Altri 02/03/2011

Tra tutto il trash che si propina in televisione il suo è talmente sobrio da essere gradevole. Ma il sesso resta un tabù.

Recentemente sta circolando una foto del matrimonio della premiata ditta Costanzo&DeFilippi, che ritrae “Maria”, contenta come se dovesse salire al patibolo. Un’immagine oggi lontana, ma che riporta a tempi in cui la nostra, creativa scoperta dal maestro, muoveva i primi passi nella palude pericolosa dei media italiani. Oggi la premiata ditta sembra ribaltata, con una presenza televisiva della De Filippi compulsiva, e Costanzo che si diletta solamente in alcuni esperimenti di nicchia. L’algida pavese, conduttrice, ideatrice dei format televisivi di grandissimo successo come Uomini e Donne, Amici, C’è posta per te, ormai trotta sicura nel palinsesto, consapevole Lady Oscar che si batte per la difesa di Maria Antonietta – tv commerciale, con tutte le armi a disposizione.

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Lucia Annunziata accredita l’incitamento all’odio nei confronti dei gay come libertà d’opinione

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Questa settimana che va a terminare ci ha regalato insulti pubblici da parte di Giovanardi e di Ciarrapico, con continui rilanci in trasmissioni radiofoniche e televisive di posizioni gravemente omofobe, e ha anche segnato lo sdoganamento nella trasmissione di Santoro, Servizio Pubblico, dell’incitamento all’odio come espressione della libertà d’opinione. Lucia Annunziata, già presidente Rai, nota giornalista e intellettuale del centro sinistra, ha infatti, letteralmente affermato  che Celentano lei ““Lo avrei difeso anche se avesse detto che i gay devono andare nei campi di sterminio”.  Rincarando la dose ha posto l’accento come “La questione dei contenuti è irrilevante rispetto alla libertà di espressione”. (altro…)

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Sul matrimonio gay e sui registri comunali

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Con grande vigore è ripartita la campagna per la costituzione di Registri delle Unioni Civili in importanti Comuni Italiani. Questo vento ogni tanto riprende vigore e ora che in alcune città ha vinto il centro sinistra, o si spera vincerà nel 2013, movimenti, associazioni e partiti, prendono coraggio e sperano, di portare a casa il risultato. In particolare dopo l’approvazione di Napoli, ora è iniziato l’iter, in maniera un po’ confusa e conflittuale tra i partiti, a Milano, a Roma i Radicali con una lunga lista di associazioni lgbt e partiti, raccolgono le firme per portare la questione in Consiglio Comunale. Onore al merito! Però non si può nascondere una sensazione di confusione  e di scarsità di riflessione e coordinamento nazionale. In primo luogo i Registri, o meglio la formula che si è scelta ora dell’attestato anagrafico (modello Bologna, Padova, Torino) spinto da una discussione consiliare, quindi, non deciso autonomamente dal Sindaco e dalla Giunta, sono un atto simbolico importante, che ha in se una valenza positiva e una negativa. (altro…)

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