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Omofobia: l’arroganza del Pd, le furbizie di Francesco – settimanale gli Altri

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gli altridi Aurelio Mancuso

Nel giro di pochi giorni il tema dell’omofobia, della tutela e rispetto di milioni d’italiani è tornato ad essere al centro della discussione pubblica. Accade sempre così, quando c’è un pestaggio, oppure un politico ha voglia di fare una battutaccia esplodono polemiche e poi tutto torna nell’oblio. Questa volta però alla Camera dei Deputati è stata approvata la norma che estende le tutele della legge Mancino anche per omofobia e transfobia e dall’altra papa Francesco ha evocato la necessità di un diverso atteggiamento della chiesa nei confronti delle donne, dei divorziati, degli omosessuali. Per quanto riguarda la legge, che ora dovrà affrontare un difficile iter al Senato, a fronte di un positivo risultato, ovvero aver esteso le aggravanti per gay e trans, il Pd è riuscito in un disastro politico nei confronti della comunità lgbt, per aver ceduto alle pressioni dei suoi deputati cattolici e quelli di Scelta Civica, introducendo un emendamento sulla libertà di espressione. Saranno ora i giuristi (alacremente all’opera) a misurare dal punto di vista normativo il danno, ma ciò che conta è un dato politico inoppugnabile: non aver voluto alcun confronto con i diretti interessati e aver introdotto specifiche sulla libertà di opinione, mai resesi necessarie in vent’anni di applicazione della Mancino. Quest’arroganza politica, che si evince anche nelle dichiarazioni successive all’approvazione, denotano da una parte la drammatica incapacità per il Pd di affrontare i temi legati ai diritti civili. (altro…)

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Legge omofobia, lettera aperta al Pd: “È norma liberticida, se ne discuta al congresso”

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pd puzzleSono ore difficili per chi ha fatto delle battaglie sui diritti e le libertà il principale terreno di lotta politica nel PD. L’approvazione da parte della Camera dei Deputati della legge contro l’omofobia e la transfobia, dopo anni di tentativi falliti, avrebbe meritato che si stappassero bottiglie di champagne della miglior riserva.

E invece tutto suona molto triste, perché pur a fronte di una dura battaglia per mantenere nel testo della legge le aggravanti, il PD ha voluto votare, in nome di un accordo politico con Scelta Civica, un subemendamento che recita  . E il subemendamento è passato per una trentina di voti appena, solo grazie al sostegno dichiarato della Lega Nord.

In sostanza assieme alla cura contro la malattia, abbiamo somministrato al paziente anche una buona dose di germi, legittimando quelle organizzazioni estremiste e clericali (da Forza Nuova a Militia Christi) a portare avanti le loro campagne di opinione contro tutte le diversità. Ebbene sì, perché la novità è che con questa aggiunta si è andati ad intaccare l’intero impianto della Legge Mancino, andando a coinvolgere non solo la minoranza lgbt di questo paese, ma tutte le altre minoranze “razziali, etniche, religiose e nazionali”. (altro…)

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Francesco: sinistra attenta c’è il rischio subalternità – Gli Altri settimanale

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gli altriLa francescomania è scoppiata dentro le sinistre italiane. Francesco è il papa più simpatico che ci potesse capitare, attivissimo nel spargere bontà e comprensione, non neutrale, a destra e a manca, ha ammantato i mass media e l’opinione pubblica dei suoi gesti e dolci messaggi. Se deve condannare, parla della guerra, se vuole orientare propone la robusta teologia reazionaria su famiglia e morale sessuale, senza però lanciare anatemi e visioni pessimistiche del mondo. Ogni tanto a Francesco il latinoamericano, scappa qualche preoccupazione sulla presenza demoniaca nel mondo, subito accompagnata però da esortazioni alle genti ad abbracciare il Dio gioioso. E’ un’inutile perdita di tempo fornire giudizi su un pontificato appena iniziato, si vedrà nei fatti se Bergoglio rinnoverà la chiesa cattolica, rimuoverà sporcizie e compromissioni, che è facile imputare alla appena passata gestione della struttura gerarchia, più difficile sarà ammettere che è la stessa visione ecclesiologica vaticana a contenere in se i semi della contraddizione. (altro…)

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Dibattito generale sulla legge sull’omotransfobia, le mie impressioni

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omofobiaIeri sera ho assistito insieme con altri esponenti del movimento lgbt al dibattito in Aula di avvio dell’iter della proposta di legge su omofobia e transfobia. Ascoltare dal vivo i dibattiti parlamentari, a parte il fastidio di non potersi quasi muovere in tribune per il pubblico scomode e sorvegliate a vista, hanno un sapore preciso, perché si possono notare i movimenti dei vari deputati, cogliere sfumature, comprendere il clima in cui si svolge il confronto. La prima impressione di una notturna dedicata a un tema così importante è stata che tre gruppi, pur con differenze e anche qualche vistoso contrasto, sono davvero impegnati a portare a casa una buona legge sull’omofobia e transfobia: Pd, Sel, Movimento 5 Stelle. Il Pdl (a parte il co relatore Leone) sembra attendere il momento del voto sugli emendamenti per esprimere un orientamento, nel frattempo hanno parlato solo gli esponenti contrari al provvedimento, prima fra tutti la Roccella, che ha dato il peggio di se. Scelta Civica non ha una posizione ufficiale e quindi, anche in Aula sono intervenuti esponenti a favore e quelli contrari, tra cui l’algida Paola Binetti che ha potuto sfogare tutta la sua avversione rispetto a una legge che ha contribuito ad affossare già nella scorsa legislatura. (altro…)

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Kyenge: parole leghiste inaccettabili. Pd, Sel e M5S lascino l’aula del Senato | Gli Altri Online

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calderoliSulle parole di Roberto Calderoli quasi tutto il mondo politico e intellettuale italiano sono scesi in campo per condannare, una volta tanto, con forza degli insulti non scusabili nei confronti di Cécile Kyenge.

Ha ragione la ministra dell’Integrazione, le offese di Calderoli non riguardano solo lei ma l’intero Paese, perché un vice presidente del Senato non può parlare in quel modo, rappresentando le istituzioni italiane. I leghisti in queste ore cercano di minimizzare l’accaduto buttandola sullo scherzo o rincarando la dose, infilandosi in un vicolo cieco che giustamente preoccupa anche il presidente della Repubblica.  (altro…)

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