Ieri sera alla Festa de l’Unità di Roma la presidente Rosy Bindi ha affermato di esser d’accordo su un progetto di legge simile a quello in vigore in Germania. Registriamo con favore questa affermazione.
Si tratta di una mediazione di alto profilo, tra i Dico e il matrimonio, e rimane il fatto che in Assemblea nazionale che se Rosy Bindi avesse esplicitato la sua posizione, che nei fatti era già contenuta nel contributo presentato dai “laici”, non sarebbe sorto alcun conflitto.
Ribadiamo, infatti, che il nostro gesto di restituire la tessera al Segretario nasceva proprio dal fatto che non era stato rispettato l’accordo di votare insieme il documento della Commissione e il contributo sostenuto da 200 dirigenti di diverse aree del Pd.
Noi continueremo a batterci perché in questo paese si arrivi alla pari dignità di diritti e di doveri per le coppie gay, che si realizza anche attraverso l’estensione del diritto al matrimonio civile a tutte e tutti, e pure nella messa in campo di altri strumenti giuridici.
Riteniamo, quindi, che se la Direzione di settembre sancirà definitivamente l’assunzione di una legge sulle unioni civili di stampo tedesco, sarà un positivo primo passo su cui lavorare insieme. Resta inteso che il PD. maggiore partito della prossima alleanza di centro sinistra, non dovrà accettare imposizioni al ribasso su questa proposta.
Aurelio Mancuso, Andrea Benedino, Enrico Fusco
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