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Presentazione dell’indagine sull’antisemitismo in Italia

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Quali origini ha l’antisemitismoe soprattutto quali sono oggi le cause di un suo preoccupante aumento nell’Occidente? A queste domande tenterà di rispondere il convegno organizzato dal Municipio Roma XI ed Equality Italia, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Roma in programma lunedì 26 marzo 2012 alle ore 18, presso l’Istituto Superiore Antincendi (ISA) in via del Commercio 13. L´iniziativa è stata organizzata in modo da concentrarsi sulle peculiarità storiche e sociali dell’antisemitismo, inserite nella più generale necessità di un’azione culturale efficace e continuativa di contrasto a ogni forma di rifiuto delle differenze, che spesso si traduce in comportamenti violenti. L´intento è, quindi, a partire dall´antisemitismo di far emergere comunanze, differenze e strumenti di lavoro che possano consentire alle diverse minoranze – nazionali, culturali, religiose, di genere e orientamento sessuale – di perseguire l’obiettivo comune di contrastare e dove possibile perseguire fenomeni di razzismo ed intolleranza. L´incontro, coordinato da Aurelio Mancuso – Presidente di Equality Italia, vedrà come relatori l’Onorevole Fiamma Nirenstein – Presidente del Comitato d’Indagine sull´Antisemitismo e Vice-Presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati e l´Onorevole Jéan-Léonard Touadì – Commissione Esteri, da sempre impegnato sui temi della migrazione e della difesa dei diritti delle comunità straniere. Riccardo Pacifici, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, porterà il saluto al convegno. E’ prevista la partecipazione del Presidente del Municipio Roma XI, Andrea Catarci, dell´Assessore alla Politiche Culturali, Carla Di Veroli e del Direttore dell’Istituto Superiore Antincendi, Marco Ghimenti.

Clicca qui per leggere il rapporto antisemitismo in Italia

Per informazioni : info@equalityitalia.it / tel. 3497 0490109 / gruppo facebook

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Equality Italia: importantissima l’apertura di Casini (UDC) sui diritti delle coppie gay

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A Otto e Mezzo di Lilli Gruber, Pier Ferdinando Casini leader dell’UdC per la prima volta si dice d’accordo nel riconoscere diritti alle coppie gay, in particolare ha parlato del diritto all’eredità. Naturalmente sul matrimonio gay, l’esponente politico del terzo polo, mantiene la sua contrarietà, ma non può sfuggire che dopo anni di indisponibilità ad avviare qualsiasi confronto, questa dichiarazione abbatte il muro eretto dalla formazione cattolica più avversa rispetto al riconoscimento giuridico delle coppie gay. E’ evidente che la sentenza della Corte di Cassazione, e l’orientamento positivo espresso dall’opinione pubblica ha contribuito a un cambiamento di toni e di posizionamento. Bene, è importantissimo che in Parlamento ci sia un ampio schieramento trasversale che sia disponibile a discutere della materia.

Aurelio Mancuso presidente Equality Italia

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Se un mafioso è gay cambia qualcosa per la legge? – quotidiano “Calabria Ora”

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Da qualche tempo l’argomento omosessualità appassiona anche i procuratori della Repubblica che intervengono per dichiarare che anche dentro le mafie esistono i gay, che la realtà è ormai scoperta, e così via. Dopo il mondo dello spettacolo, della moda, della politica, (mai della vita reale dove milioni di gay stanno come tutti gli altri) arriva il mondo delle mafie. Di ieri l’ultima dichiarazione attribuita al procuratore generale Enzo Macrì, ex procuratore nazionale antimafia, che intervenendo a KlausCondicio, ha dichiarato “Non è che un boss possa fare coming out in modo plateale. L’omosessualità nella mafia è ancora un tabù sotto il profilo del costume, ma il grande boss può permettersi di essere omosessuale senza temere di essere ucciso. Dipende dai rapporti di potere: i mafiosi di piccolo calibro devono tenersi nascosti altrimenti vengono espulsi anche in maniera violenta. (altro…)

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PD: per uscire dal limbo superiamo il giustizialismo – settimanale gli Altri

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Sono iscritto al PD da due anni e sinceramente non ho ancora capito quante e come sono organizzate tutte queste correnti, sotto correnti, fondazioni, aree, conciliabili e intrattenimenti vari. Chiariamoci, i Circoli esistono, la vita democratica e territoriale esiste,  e forse è l’unica che ha un po’ di coerenza da Bolzano a Siracusa, ma l’orchestra proprio non riesce a suonare una sinfonia adatta perlomeno agli uditi non professionali. Mi basterebbe comprendere se su quei dieci punti più volte evocati da Bersani, che dovrebbero essere il collante programmatico del PD, ci sia almeno una prima bozza, invece ci attardiamo su polemiche interne che quasi nessuno comprende. (altro…)

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Coppie gay, il diritto alla vita familiare

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 No dalla Cassazione alla trascrizione delle nozze, ma apertura sulle unioni

È una sentenza che non ha precedenti e che ieri ha fatto esultare gli omosessuali d’Italia. È la numero 4184 della Cassazione, e dice: «La coppia omosessuale è titolare del diritto alla vita famigliare come qualsiasi altra coppia coniugata formata da marito e da moglie». Ma non solo. Valutando il ricorso di una coppia di omosessuali di Latina, la Suprema Corte ieri non si è limitata a enunciare un principio astratto, ma è entrata in un merito che adesso rischia di stravolgere la legislazione italiana a macchia di leopardo. continua

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