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Al via il Pride dei diritti civili a fianco dei terremotati e per l’Italia futura – Gli Altri

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Ed ecco il Pride nazionale di Bologna, che dopo mesi di preparazione, iniziative e dibattiti, inevitabilmente è segnato dal dramma che si è abbattuto in una porzione importante dell’Emilia. Sarà, quindi, il Pride dei diritti civili, con i punti fermi della piattaforma rivendicativa che vanno dal matrimonio gay alla tutela dei bambini delle famiglie arcobaleno, passando dal contrasto dell’omotransfobia alla richiesta di poter dichiarare il proprio sesso di elezione senza dover subire interventi chirurgi demolitivi e/o ricostruttivi. (altro…)

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In Danimarca matrimoni gay in chiesa, in Italia immersi nella clandestinità

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E’ di oggi la notizia che in Danimarca, primo paese al mondo che nel 1989 autorizzò le unioni civili fra gay, si appresta a riconoscere il matrimonio fra persone omosessuali anche nella Chiesa luterana di Stato. Infatti, il governo ha deciso che i gay e le lesbiche debbano poter celebrare il matrimonio come tutti gli altri e che possano essere definiti sposi. continua a leggere

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Rottamatori: quel lessico da sfasciacarrozze che non parla al futuro – settimanale gli Altri

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di Aurelio Mancuso

E’ indubbio che il termine rottamazione sia entrato prepotentemente nel linguaggio comune indicando la necessità che una intera classe politica, per età, stazionamento nelle stanze istituzionali debba andare a casa. Un’espressione violenta che se ci si affida al vocabolario ci racconta molte cose. Rottamare è “eseguire lo smantellamento di autoveicoli recuperando tutte le parti ancora utilizzabili e consegnando alle fonderie le rimanenti parti metalliche”. Insomma per il sindaco di Firenze e suoi accoliti il metodo degli sfasciacarrozze è l’unico che può consegnare l’Italia  a una stagione nuova, dove al centro c’è l’imperativo di smantellare la casta attuale, recuperando qualcosina (non si sa cosa) per poi riciclare il rimanente nella fonderia della meritocrazia e il giovanilismo politico. Non è dato di sapere come sarà costruita la nuova auto, di quali parti sarà composta, con quale benzina camminerà. La rottamazione a differenza del cambiamento, non spiega le azioni future, si limita a fissare un presente che ha come primo scopo quello dell’abbattimento del sistema ritenuto vetusto, quasi un fine ultimo che fissa il perimetro, non ha bisogno di orizzonti al di fuori. (altro…)

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Nazionalisti alla carica : “Via stranieri e gay”

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La Repubblica 22 agosto 2011

Dopo le ronde nere, Saya rilancia il suo partito neofascista. Il Pd: sono razzisti, fermateli

MARCO PASQUA

ROMA – Due anni dopo il tentativo di dar vita alle ronde nere, attraverso la creazione di una Guardia nazionale, Gaetano Saya, il leader del Msi-Dn, ci riprova, sfidando magistratura e ministero dell´Interno. Lo fa lanciando le cosiddette Legioni per la sicurezza e la difesa della Patria, braccio operativo di quel Partito nazionalista italiano (Pni) che vuole liberare l´Italia da immigrati e gay. Le sue milizie, che si incontreranno per la prima volta il 24 e 25 settembre a Genova, saranno formate da volontari: il reclutamento è già partito sul web. Per entrare a far parte di questo “esercito”, aperto anche agli appartenenti alle forze dell´ordine, è necessario acquistare una divisa simile a quella delle ronde nere: camicia bianca o ocra, cravatta e cintura nere, scudetto dell´Italia e il Sole nero, simbolo del misticismo hitleriano.

In un programma articolato in 25 punti, viene delineata la strategia dei nazionalisti: «Far uscire l´Italia dall´Europa», «impedire ogni nuova immigrazione di non italiani» e «costringere tutti i non-italiani immigrati in Italia dopo il 31 dicembre 1977 a lasciare il territorio nazionale». Tra i piani dei miltanti del Sole nero c´è anche quello di «obbligare gli omosessuali a lasciare il Parlamento e le istituzioni». Un programma benedetto da Domenico Scilipoti, deputato del gruppo dei Responsabili che, lo scorso mese di maggio, ricevette da Saya la proposta di guidare la formazione neofascista. L´ex parlamentare dell´Idv si disse «onorato» di quella richiesta e suggerì di far rientrare il Msi-Dn in Parlamento.

Contro questi legioni, che avranno il compito di «combattere l´arrivo dei nuovi barbari» (ovvero degli immigrati), è intervenuto il parlamentare Emanuele Fiano: «Il Pd chiederà al governo di compiere atti concreti nell´osservanza della legge, perché non sia permesso a questo personaggio di proporre l´arruolamento ad una milizia razzista che avrebbe il compito di battersi contro comunisti, zingari, albanesi, marocchini e islamici di vario colore. Bisogna agire perché sia impedito di diffondere idee di odio razziale e di xenofobia». Paola Concia, deputata lesbica del Pd, chiama in causa Scilipoti: «Come è possibile che si sia detto onorato di guidare una formazione politica che può essere denunciata per istigazione all´odio razziale? Cosa ne pensano i suoi colleghi di centrodestra? Il ministro Mara Carfagna faccia intervenire il suo Ufficio anti-discriminazioni: Saya va fermato».

Al ministro dell´Interno si rivolge anche il presidente di Equality, Aurelio Mancuso: «Maroni tuteli le possibili vittime di aggressione, in particolare migranti, ebrei e gay, soggetti oggetto dell´incitamento all´odio presente sui siti e blog di questi gruppi. In attesa che la Magistratura indaghi è necessario che dalle Istituzioni giungano chiare prese di posizione».

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Mancuso (Equality Italia): “Pubblicità gay friendly di Eataly dopo quella di Ikea è una sconfitta per Giovanardi”

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“Dopo quella di Ikea, altri marchi scendono in campo con una pubblicità gay friendly”, lo rende noto Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, rete sui diritti civili. “E’ il caso di Eataly che a tutta pagina su La Stampa di oggi pubblica una pubblicità in cui due donne si tengono per mano e a fianco la scritta ‘Anche noi di Eataly siamo aperti a tutte le famiglie’. Così Oscar Farinetti patron di Eataly, fiore all’occhiello della strategia dello Slow Food Made in Italy, si è schierato prontamente al fianco del mobilificio svedese IKEA e dei gay.

“Ne siamo contenti – dice Mancuso – soprattutto perchè queste sono le risposte migliori per combattere una comunicazione politica omofoba, ed è una chiara sconfitta per Giovanardi. Staremo a vedere ora se il sottosegretario si scaglierà anche contro Eataly come ha fatto con l’Ikea, dimostrando una conoscenza parziale e di parte, la sua, della Costituzione che lo ricordiamo sancisce principi di uguaglianza e di pari diritti. Siamo contenti anche perché aziende come Ikea o Eataly e quante vorranno seguire il loro esempio hanno il coraggio di ribadire messaggi che la società e l’opinione pubblica riconoscono molto più di quanto non faccia la politica” conclude Mancuso.

Riprese dalle agenzia stampa di 30 Aprile 2011

EQUALITY ITALIA: “Anche EATALY come IKEA è aperta a tutte le famiglie”, come Equality Torino siamo orgogliosi di Farinetti e porteremo MILK da Eataly nelle sue tappe!

A tutta pagina su La Stampa di oggi una bella pubblicità di Eataly. Solito formato, soliti colori, solita attenzione alla qualità del cibo e due donne che si tengono per mano, a fianco la scritta “Anche noi di Eataly siamo aperti a tutte le famiglie”. Così Oscar Farinetti patron di Eataly si schiera prontamente al fianco del mobilificio svedese IKEA. Quest’ultimo, con medesimo titolo e la foto di due uomini per mano, ha tenuto banco nell’agenda politica di tutta la settimana scatenando le ire più reazionarie del sottosegretario alla famiglia Carlo Giovanardi. Farinetti poi non si limita al solo slogan e lo sottotitola con “evviva l’amore vero tra due persone e la possibilità di crearsi una famiglia… a prescindere dalla razza, dal sesso, dalla condizione sociale, dalla religione, dal pensiero politico e dall’orientamento sessuale”. “Ottima iniziativa che rappresenta una sconfitta per i messaggi omofobi di Giovanardi – ci dice Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, rete sui diritti civili – a cui va il nostro plauso. Invitiamo tutti ad appoggiare l’iniziativa di Eataly e intanto noi sicuramente ci andremo a cena con Stuart Milk nel suo tour italiano sui diritti civili”. “Un Paese socialmente migliore è un Paese più ricco e prospero sotto ogni punto di vista – ci dicono Andrea Benedino e Giovanni Caponetto, del Coordinamento di Equality Italia – E’ questa la visione di Equality Italia ed il messaggio di Richard Florida. Ce la spiegherà dal vivo Stuart MILK, nipote del famoso leader gay Harvey MILK, e consigliere e ispiratore della politica per i Diritti del Presidente degli Stati Uniti. Obama ci dice che i Diritti Civili LGBT sono Diritti Umani e MILK da anni gira l’America e il mondo per spiegare questa teoria in modo trasversale, al di sopra degli steccati della politica, per comprendere il valore dei Diritti Civili per lo sviluppo sociale (ed anche economico) di un sistema Paese. MILK – proseguono gli esponenti piemontesi di Equality Italia – sarà a Torino il prossimo 3 Maggio con 3 iniziative. Incontrerà Mercedes BRESSO e le istituzioni cittadine, presenterà il documentario “Stonewall” al Torino GLBT Film Festival e si conoscerà la società civile ad una cena di gala aperta a tutti al Club Esperia-Torino a cui parteciperà anche il Sindaco Sergio CHIAMPARINO. Ricordiamo che è ancora possibile prenotare (ref. Giovanni Caponetto331.3108108)

 

Rassegna Stampa

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