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Il manifesto dell’associazione Laicità e Diritti

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In occasione dell’ iniziativa CHI HA PAURA DEI DIRITTI? – Pisa, 26 febbraio, presso la Stazione Leopolda,  abbiamo deciso di individuare quattro punti sui quali chiedere alla politica ed alle istituzioni di impegnarsi. Questi punti, queste quattro battaglie, che niente tolgono all’importanza di tutte le altre, costituiranno cosi’ il nostro manifesto. Chiediamo alle associazioni, alle consulte ed ai cittadini di sottoscriverli, in modo che arrivi dal basso un messaggio forte, una richiesta di attivazione perchè vengano superate al più presto le discriminazioni e le ingiustizie che macchiano il nostro paese.
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1) SOSTEGNO SCOLASTICO PER I BAMBINI DISABILI.
L’integrazione della disabilità nella scuola italiana, e soprattutto nella primaria, è stata una vera eccellenza italiana. Purtroppo i successivi tagli alla spesa dell’istruzione, delle leggi finanziarie degli ultimi anni, la sta smantellando. Tante famiglie e classi scolastiche, si sono trovate ad affrontare da sole l’emergenza dei tagli imposti dalla riforma Gelmini, trovandosi nell’impossibilità di
vedere garantito per i propri figli quel diritto al sostegno che ne è la fondamenta. La Convenzione Onu del 2006, sui diritti dei disabili, ha stabilito che il sostegno va garantino nella misura in cui è necessario. Cosi come la Consulta  con sentenza n.80 del 26/02/2010 ha dichiarato illegittime – sotto il profilo costituzionale – le norme che fissano un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno, e che vietano di assumerne in deroga, in presenza nelle classi di studenti con disabilità grave,  stabilendo questo come diritto fondamentale (diritto all’istruzione). Nonostante tutto questo non si sono ancora presi provvedimenti consistenti, i tagli sono continuati e il numero degli insegnanti di sostegno costantemente ridotti e non selezionati, così molte famiglie si trovano nell’impossibilità di far seguire ai propri figli il normale percorso scolastico.
Chiediamo alla politica di attivarsi al piu’ presto.
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2) BIOTESTAMENTO
riteniamo che ogni cittadino debba avere la possibilità di scegliere quali terapie accettare e quali rifiutare per la propria persona, comprese alimentazione e idratazione artificiali, stipulando un documento che abbia un riconosciuto valore legale e che renda possibile lasciare scritte le proprie volontà in caso che, un incidente o una malattia determinino la perdita della coscienza e quindi l’incapacità di far rispettare le proprie decisioni. Vogliamo stimolare la politica all’approvazione di una buona legge ed i Comuni all’istituzione in tempi brevi di un registro che raccolga i testamenti biologici dei cittadini.
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3)UNIONI CIVILI PER LE COPPIE ETEROSSESSUALI ED OMOSESSUALI
chiediamo il riconoscimento e l’estensione dei diritti a tutte le famiglie italiane. Vorremmo un paese in grado di stare al passo con la
società e con la stragrande maggioranza dei paesi europei. Si è parlato di Pacs, Dico, Didore, abbassando ogni volta l’asticella e
lasciando migliaia di famiglie prive della possibilità di tutelare i propri figli ed il proprio futuro. Si verificano ogni giorno situazioni incresciose e lesive della dignità e dei diritti di tanti cittadini,  l’Italia è tra gli ultimi paesi in Europa a non essersi dotata di una legge in proposito. Per questo chiediamo alla politica di attivarsi per rimediare a questa grave carenza, seguendo il modello delle Civil Partnerships, approvate nel Regno Unito già nel 2004 ed ai Comuni di lanciare un messaggio forte, attivandosi nel frattempo con l’istituzione del registro delle unioni civili.
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4) L’ultimo punto è una battaglia che stiamo portando avanti già da diverso tempo, L’APPROVAZIONE DELLA MOZIONE CONTRO L’OMOFOBIA, proposta dai tavoli lgbt del PD e di SEL in modo congiunto. Dato che è stato impossibile approvare una legge nazionale contro l’omofobia e che la proposta di cui è stata relatrice l’On Paola Concia è stata bocciata e tacciata di incostituzionalità, si è deciso di attivare una maratona del buon governo che coinvolga Comuni, Province e Regioni nell’approvazione di una mozione che impegni le istituzioni di riferimento in questa importante battaglia, lanciando un segnale alla politica. Ci auguriamo che arrivino ancora numerosissime adesionie che sia solo l’inizio di una battaglia seria contro la discriminazione di cui sono oggetto tanti cittadini di questo paese.
Primi firmatari (organizzatori e relatori dell’iniziativa)
Il gruppo laicitaediritti (Luisa Merlini, Davide Leonelli, Dario Marchi, Eleonora Bellini, Stefano Ciatti)
Ignazio Marino, senatore PD
Ivan Scalfarotto, vice presidente del Partito Democratico
Sandro Gozi, parlamentare PD
Anna Paola Concia, parlamentare PD
Ileana Argentin, parlamentare PD
Mina Welby
Ernesto Maria Ruffini
Cristiana Alicata
Adele Parrillo
Fiorella Sciarretta
Marco Armellini
Enrico Bertrand
Estella Marino
Marco Buzzetti
Letizia Tomassone
Alessandro Bocchetti
Meri Negrelli
Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia
Marco Pacciotti, responsabile Forum Nazionale Immigrazione PD
Debora Serracchiani, europarlamentare PD
Giuseppe Civati, consigliere regionale Lombardia, PD
Mauro Cioffari, Forum Queer, SEL
Giuliano Fedeli, vicepresidente del Consiglio Regionale Toscano
Cristina Scaletti, Assessore Regione Toscana
Associazioni
Associazione Libera Uscita
Associazione Radicale Certi Diritti – Sergio Rovasio, segretario dell’Associazione
Associazione La Questione Morale
Associazione AGEDO Pesaro Urbino
Rivista “Lucidamente”, che aderisce come testata e con tutti i suoi redattori
Consulta della provincia di Pesaro ed Urbino per la Laicità delle Istituzioni
Associazione Famiglie Arcobaleno
Gruppo Toscano Rete per la Rivoluzione Gentile
Assemblea Libertà e Partecipazione Prato
Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni
Cellula Coscioni Pisa
Arcigay Livorno
Agedo Toscana
Liberta e Giustizia Toscana
Associazione NeuroCare Onlus
Associazione Koiné Casa dei Popoli di Roma
Associazione Mondo Arcobaleno Lgbt Carrara
Associazione radicale A.Tamburi Firenze
Comitato provinciale Arcigay Grosseto
Comitato provinciale Arcigay Pesaro Urbino
Associazione Arcigay Pisa
Associazione ARCI Comitato Pisa
Associazione Spazio Pubblico Prato
Associazione Stonewall Glbt Siracusa
Comitato Gay e Lesbiche Prato
Equality Italia
Associazione 3D – Democratici per pari Diritti e Dignità dei cittadini lgbt – Carlo Santacroce, presidente dell’ass.
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Partiti
IDV Lazio
IDV Toscana
Giovani IDV Toscana
Giovani Democratici Toscana
Federazione Giovani Socialisti Toscani
SEL Toscana
Insieme per il PD Toscana
Insieme per il PD Veneto
Nelle tue mani – Cambia L’Italia Emilia Romagna
Circolo IDV Roma Centro
Movimento Radicalsocialista
Circolo PD Oltrarno Firenze
PD Provinciale Prato
Circolo PD Alberone Roma
Giovani IDV Pisa
PD Provinciale Oristano
Circolo PD Pratale – Don Bosco – San Francesco (Pisa)
Cambia l’Italia Versilia
PD Rio Marina e Cavo (Isola d’Elba)
PdCI Federazione di Pisa
Sinistra Ecologia Libertà Circolo Firenze EST
IDV Provincia di Firenze
PD Provinciale Pisa
Circolo PD Poggio a Caiano
Circolo PD Mezzana Prato
Unione Comunale PD Piombino
PD Federazione Versilia
Circolo PD Pio LaTorre – Milano
SEL Piombino-ValdiCornia
IDV Piombino
IDV Val di Cornia
IDV Provinciale Livorno
GD Livorno
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dal mondo della Politica e delle Istituzioni:
Antonio Mumolo, in qualità di Coordinatore Dipartimento Diritti PD Emilia-Romagna
Giuliano Gasparotti, Presidente Forum PD Firenze Officine Democratiche
Ermanno Pasero,  Consigliere Comunale Genova, Membro della Direzione Provinciale e Regionale del PD
Ettore Martinelli, responsabile dei diritti della segreteria nazionale del PD
Giancarlo Pagliai, responsabile diritti civili Pd Siena
Mario Romanelli,  Consigliere Regionale in Toscana, Verdi
Matteo Tortolini, Consigliere Regionale Toscana, PD
Donatella Becattini, Segreteria Regionale PD, delega Pari Opportunità
Luca Baragatti,  segretario Federazione Giovani Socialisti Toscani
Daniela Lastri, Consigliere Regionale Toscana, PD
Sergio Lo Giudice, capogruppo PD Bologna
Daniela Vannini, responsabile Diritti Pd Bologna
Giuseppe Rotondo, responsabile nazionale Insieme per il PD
Patrizia Viviani, coordinatrice Insieme per il PD Toscana
Sergio Gaudio, responsabile Forum Immigrazione Roma
Simona Clivia Zucchett, responsabile nazionale disabilità per Equality Italia
Preghiamo le associazioni ed i partiti politici che intendono aderire di mandarci una mail a laicitaediritti@gmail.com
I CITTADINI POSSONO FIRMARE QUI (CLICCA PER APRIRE IL SITO SU PETIZIONI ONLINE)
Continueremo a lavorare su questi quattro punti, insieme o singolarmente, organizzando nuove iniziative.
Continueremo a chiedere attenzione, adesioni, a sensibilizzare, a stimolare istituzioni e politica. L’On Sandro Gozi sarà il nostro portavoce in questa battaglia, avendo raccolto a Pisa il testimone del nostro impegno.

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1° Congresso Equality Italia: documento politico

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In questo primo anno di attività la rete di Equality Italia ha avuto la capacità di coinvolgere persone ed esperienze assai differenti fra loro per formazione culturale e sociale, per orientamento politico, filosofico e religioso, per impegno in plurimi settori di azione. Con questo bagaglio di prima e paziente tessitura vogliamo proseguire la nostra espansione di nodi territoriali, di reti d’interesse che sappiano coinvolgere ancor di più tante individualità e tessuti sociali organizzati che condividono con noi la necessità, che sta alla base della fondazione di Equality Italia: rendere i diritti civili una proposta trasversale, positiva e arricchente nell’ambito politico e dell’opinione pubblica diffusa.

Trasformare la Cenerentola della politica italiana, ovvero la questione civile, in vigorosa e orgogliosa proposta per una società migliore, ha bisogno di un preciso atteggiamento culturale: ascolto, inclusione, determinazione. Il nuovo Comitato nazionale di Coordinamento, grazie alle socie e i soci fondatori di Equality Italia, può contare su una solidità di pensiero culturale che ha ricevuto in questi mesi apprezzamenti in molteplici ambiti.

Noi siamo una rete che mette al centro della sua attenzione le donne e gli uomini come singole specificità portatrici d’idee, aspirazioni, difficoltà, assenza di ascolto; individui che pensano necessario coniugare il riscatto morale e sociale dell’Italia con l’ampliamento di diritti umani e civili e che questo incontro sia l’unica possibilità per consegnare alle ragazze e ai giovani italiani un Paese concretamente nuovo. Per noi libertà, responsabilità, autodeterminazione, promozione dei valori della laicità e della convivenza costituiscono la base su cui lavorare insieme agire nella società italiana.

Nell’ambito dei diritti civili operano centinaia di realtà, movimenti, gruppi informali con grande esperienza, che assolvono spesso un ruolo di supplenza rispetto alla lontananza delle Istituzioni, a loro va il nostro ringraziamento e proposta di fattiva collaborazione, intensa come possibilità di far incontrare mondi anche distanti, che insieme possono realizzare la speranza di unire sotto una stessa azione la riforma strutturale del nostro Paese, la crescita culturale della società italiana.

La nostra elaborazione è ben definita nel Documento Fondativo, che in questo Congresso confermiamo come il nostro contributo al confronto teorico e di azione a tutta la politica, all’associazionismo, al mondo accademico e intellettuale, a tutte le persone interessate a impegnarsi a sostegno dei diritti umani e civili.

Brevemente evidenziamo alcuni aspetti di cui oggettivamente bisogna tenere conto. In particolare l’attuale crisi economica e sociale che attraversa il mondo e gravemente il nostro Paese, può alimentare atteggiamenti di disattenzione da parte delle classi dirigenti, concentrate a far fuoriuscire l’Italia dal dramma sociale in cui è immersa.

La promozione e l’individuazione concreta di strumenti legislativi, di servizi, di atti amministrativi nel campo dei diritti civili è invece uno dei pilastri portanti che aiuterà a superare la crisi, che è certamente economica e sociale, più gravemente è portatrice di devastanti solitudini, assenze di tutele, precarietà nella vita quotidiana.

Chi era povero fino a pochi anni fa, ha aggravato la sua condizione e il suo status oggi lo condivide con molte persone che non lo erano; la disoccupazione e la precarietà si ampliano, i migranti sono trattati come una necessaria forza lavoro e una fastidiosa presenza sociale, i diritti delle persone disabili si restringono, l’organizzazione sociale impetuosamente mutata negli ultimi vent’anni non riceve alcuna risposta. Dentro questi grandi temi si consumano le ingiustizie, gli abbandoni, le drammatiche solitudini metropolitane, così come nei piccoli centri.

Emergono da molto tempo proposte e iniziative, da parte del tessuto associativo italiano, importanti ma sostanzialmente non accolte da parte di un pezzo della politica, come reali esigenze di mutamento della condizione civile e sociale delle persone.

Equality Italia nei prossimi anni s’impegna a dare voce a chi non ce l’ha, a lavorare in rete e in collaborazione con tutte e tutti affinché e tanti singoli diritti umani e civili negati o discriminati diventino una diffusa e forte proposta di mutamento, di concreta riforma radicale.

Il metodo che seguiremo e rafforzeremo, che sta alla base della nostra stessa fondazione, è la trasversalità, che mette in relazione esperienze e punti di vista politici, sociali e culturali. Intendiamo far lavorare insieme persone che s’impegnano sui diritti delle/dei migranti, dei/delle lgbt, delle donne, dei/delle disabili, delle differenti sensibilità laiche e religiose, delle/dei bambine/e, dei/delle giovani, delle/degli anziane/i. Solleciteremo inoltre confronti e azioni sul tema del fine vita e delle nuove frontiere della ricerca scientifica. Particolare attenzione sarà inoltre rivolto al tema della salute e al diritto di usufruire delle cure e dell’assistenza con i medesimi standard di qualità in tutto il territorio nazionale.

Dal 1° Congresso Equality Italia lancia una diffusa campagna di adesione alla propria rete, con l’obiettivo di giungere entro il 2012 a una presenza di nodi territoriali e tematici in tutta Italia. Allo stesso tempo al fine di adeguare la nostra rete di strumenti efficaci, all’interno del Comitato nazionale di Coordinamento saranno formati staff operativi organizzativi e tematici. In ultimo, intendiamo ampliare il Comitato d’Onore di Equality Italia, che vede già oggi la presenza d’illustri personalità della politica, della cultura, dell’impegno civile, e avviare un percorso che porti entro l’Assemblea delle socie e dei soci prevista entro il 2013, alla costituzione di un Comitato Scientifico.

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Rassegna Stampa – Di Pietro su Rai 1 e Canale 5 per criticare Pd e Pdl offende i gay

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Il fatto: Di Pietro su Rai 1 e Canale 5 per criticare Pd e Pdl offende i gay

«Come nozze tra uomini» E i gay protestano –  Corriere della Sera, Venerdì 11 Novembre, 2011

ROMA — Le dichiarazioni in tv vengono fuori «alla Di Pietro», scherzose. Ma i gay di tutta Italia non ci trovano nulla da ridere. Ha cominciato a Porta a Porta, Antonio Di Pietro, per scagliarsi contro l’accordo Pd-Pdl sul governo a guida Monti: «È come un matrimonio fra uomini». Poi ieri mattina a Canale 5 ha rincarato la dose. «Si accorgeranno che non possono stare insieme perché due maschi in camera da letto non fanno figli». continua a leggere

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Abolizione articolo 18 estenderebbe razzismo e omofobia

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Uno degli aspetti di cui si parla assai poco quando si affronta la discussione sull’articolo 18, è che grazie a questa norma e alla Direttiva Europea 78/2000 che ne rafforza il senso e suoi recepimenti, in Italia non è possibile licenziare, tutte quelle persone che sono purtroppo soggette di maggiori discriminazioni, tra cui le persone omosessuali e transessuali. Non entrando nel merito del confronto aperto tra le parti sociali e il Governo, sulla riforma del mercato del lavoro, Equality Italia intende però segnalare, che anche in una logica di riorganizzazione delle tutele e di una loro estensione, non si possa non tenere conto di un aspetto concreto che riguarda migliaia di lavoratrici e di lavoratori, che attiene alle discriminazioni che subiscono sul posto di lavoro in ragione della propria condizione d’età, di genere, di provenienza nazionale, convinzione religiosa o filosofica, disabilità, orientamento sessuale e identità di genere. Chiediamo, quindi, al ministro Elsa Fornero, ai sindacati e agli imprenditori, di mantenere alta l’attenzione sul fenomeno delle discriminazioni sul posto di lavoro, così come indicato nelle Direttive europee nel Trattato di Lisbona.
Aurelio Mancuso presidente Equality Italia

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Coppie gay, il diritto alla vita familiare

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 No dalla Cassazione alla trascrizione delle nozze, ma apertura sulle unioni

È una sentenza che non ha precedenti e che ieri ha fatto esultare gli omosessuali d’Italia. È la numero 4184 della Cassazione, e dice: «La coppia omosessuale è titolare del diritto alla vita famigliare come qualsiasi altra coppia coniugata formata da marito e da moglie». Ma non solo. Valutando il ricorso di una coppia di omosessuali di Latina, la Suprema Corte ieri non si è limitata a enunciare un principio astratto, ma è entrata in un merito che adesso rischia di stravolgere la legislazione italiana a macchia di leopardo. continua

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