di Aurelio Mancuso

Il disegno di legge sul testamento biologico langue al Senato dopo che l’anno scorso fu approvato dalla Camera dei Deputati. Il testo nella pratica stravolge le intenzioni di chi sostiene la necessità che le dichiarazioni anticipate di trattamento possano stabilire con chiarezza la scelta delle persone in materia d’interventi terapeutici in caso d’incoscienza, esclude la possibilità che il paziente possa elencare i trattamenti cui non desidera essere sottoposto. In ogni caso, il testo afferma che alimentazione e idratazione “dovranno essere mantenute fino al termine della vita, ad eccezione del caso in cui le medesime risultino non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo. Esse non possono formare oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento”. L’interruzione traumatica del governo Berlusconi e lo sfaldarsi della maggioranza di destra ha bloccato l’iter della discussione, che molti sperano sia abbandonato in vista delle elezioni politiche. In effetti, come ebbero a dire molti giuristi, intellettuali, medici, meglio non avere una legge che veder approvato un provvedimento ideologico, anticostituzionale, che impedisce la libertà di scelta delle cure. (altro…)

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