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Può un infermiere ignorare l’omosessualità? – Calabria ora venerdì 20 aprile 2012

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Editoriale di Aurelio Mancuso

Gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria hanno annunciato provvedimenti disciplinari nei confronti degli operatori sanitari che si sarebbero lasciati andare a giudizi pesanti nei confronti del ragazzo gay aggredito qualche giorno fa. Bene, vedremo quali saranno questi provvedimenti, se il tutto non si risolverà con qualche labile richiamo e inutile lavata di capo. Il tema però è un altro e riguarda la formazione culturale e pure normativa di operatori che per funzione dovrebbero conoscere da una parte le determinazioni scientifiche in materia  di orientamento sessuale e dall’altra le leggi italiane. (altro…)

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Nasce Equality Italia in Sicilia: portavoce Elena Caruso studentessa di giurisprudenza

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Si è svolto ieri a Catania l’importante Convegno “Direzione Diritti, per uscire dalla crisi” organizzato presso l’aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza, dalle associazioni Equality Italia, Haruka e Nike, con il sostegno dell’Università di Catania, che ha visto la partecipazione di tantissime ragazze e ragazzi, e tra i relatori l’on. Anna Paola Concia i professori Salvatore Amato, Graziella Priulla, il presidente Aurelio Mancuso, il dottor Ernesto De Cristoforo alcuni studenti, moderati da Simona Clivia Zucchett vice presidente di Equality Italia. Tra i relatori è anche intervenuta Elena Caruso, ventiduenne catanese, studentessa di Giurisprudenza, attiva nell’associazionismo universitario e nominata, portavoce di Equality Italia Sicilia. La rete dei diritti civili per tutti, che a ottobre 2011 ha tenuto il suo primo congresso nazionale, arriva, quindi, in Sicilia, e da Catania, dove può contare già su un gruppo operativo, avvierà il lavoro di diffusione di attività e gruppi in tutta l’Isola. Elena Caruso è stata questa mattina cooptata all’unanimità nel Comitato Nazionale di Coordinamento.

Comitato Nazionale di Coordinamento Equality Italia

Per contattare Equality Italia in Sicilia scrivi a : sicilia@equalityitalia.it

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“Ebreo nazista”: sul web insulti a Profumo – La Repubblica

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Nel mirino del sito antisemita Holywar il ministro dell´Istruzione, il presidente di Equality Italia Mancuso e il giornalista di Repubblica Pasqua

ROMA – Una foto del ministro dell´Istruzione, Francesco Profumo, con il numero satanico 666 sulla fronte e la definizione di «ebreo nazista». Lo ha pubblicato il sito antisemita Holywar, Guerra Santa, che negli ultimi mesi aveva già attaccato il premier Mario Monti e gran parte dell´establishmenti americano «ebraico sionista».

Profumo, che non ha voluto commentare, secondo Holywar si è reso colpevole, nei giorni scorsi, di aver chiesto un minuto di silenzio per i bambini uccisi a Tolosa e non per «i 1500 bambini palestinesi ammazzati dallo Stato nazista di Israele».  continua a leggere

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Equality Italia: Fornero primo piccolo positivo passo

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La risposta del ministro FORNERO all’appello lanciato da Vanity Fair, che vede tra i primi firmatari Aurelio Mancuso presidente di Equality Italia, è sicuramente un primo piccolo passo, più espressione di buona volontà, che impegno concreto rispetto ad una azione di governo a sostegno di una legge sulle coppie gay. Le buone parole sono sicuramente migliori delle tante offese che provengono da diversi esponenti politici, ma tecnicamente non portano fatti nuovi. Speriamo che il ministro trovi il coraggio e la determinazione necessari affinché giungano presto atti concreti.

Comitato nazionale Equality Italia

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Equality Italia: pestaggio di sette ragazzi gay. Fornero batta un colpo

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Nell’esprimere all’amico Marco Coppola, della Segreteria nazionale di Arcigay e ai sei ragazzi la nostra solidarietà e vicinanza ci rivolgiamo ancora una volta al ministro Elsa Fornero, affinché finalmente batta un colpo e si esprima con chiarezza rispetto alla violenza ai danni delle persone lgbt. Non è possibile che un governo in carico, sia così afono rispetto a quello che sta accadendo nel Paese. Da una parte le persone e le coppie gay finalmente sono emerse dalla clandestinità e vivono alla luce del sole, dall’altra sono soggette di aggressioni e violenze. Chiediamo inoltre al SILB, il sindacato dei locali da ballo italiani, di assumere immediate iniziative nei confronti dei gestori del locale di Varese dove è avvenuta la vile aggressione da parte della security. Siamo certi che i responsabili saranno prontamente individuati, purtroppo la legge Mancino non contempla i reati d’odio nei confronti delle persone lgbt, e, quindi, i colpevoli non saranno condannati con una pena certa e giusta.

Aurelio Mancuso presidente Equality Italia

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