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Mancuso (Equality Italia): ottimo l’impegno sulla direttiva europea sulle discriminazioni. Ora i fatti

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 “Si è conclusa oggi l’audizione del Ministro Elsa Fornero  nelle commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, rispetto alla sua attività come responsabile delle deleghe sulle Pari Opportunità. Rispetto al primo intervento tenuto la scorsa settimana il Ministro ha integrato il relazione scritta e l’introduzione di questa mattina con parti che mancavano, soprattutto inerenti le discriminazioni delle persone lgbt. Equality Italia apprezza la volontà del Ministro di mantenere saldo l’obiettivo di impegnarsi su tutti e sei i fattori di discriminazione che sono alla base delle Direttive dell’Unione Europea: genere, provenienza nazionale, età, disabilità, convinzione religiosa o filosofica, orientamento sessuale e identità di genere. In particolare è positivo che il Governo Monti si impegnerà in sede europea affinché, al contrario di quello che è fatto il Governo Berlusconi, a sostenere la conclusione dell’iter della nuova Direttiva “orizzontale” sulle discriminazioni, atto concreto che una volta approvato obbligherà anche all’Italia di adeguare la propria legislazione per esempio in merito ai diritti di cittadinanza delle persone migranti,  (altro…)

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Omosessuali, rom, disabili le vittime senza nome dell’Olocausto

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Eccidi dimenticati. Sperimentazioni a lungo negate, per lo più su bambini. Accanto agli ebrei, sono centinaia di migliaia le persone morte nei campi di sterminio nazisti. Alcune associazioni stanno provando a dar loro un volto e una voce

Aktion T4, Porrajmos e Omocausto. Hanno un nome, quelli che in molti definiscono gli Olocausti dimenticati. Disabili, rom e omosessuali sterminati durante gli anni del nazismo, grazie anche al ruolo svolto dai regimi fascisti collaborazionisti.

Spesso non hanno più un volto e una voce, perché furono in pochi a sopravvivere ai folli piani di sterminio messi in atto da Hitler e a poter, quindi, trasmettere quella Memoria, fondamentale per tramandare le atrocità commesse dall’uomo. Anche la matematica dell’orrore, quella che dovrebbe documentare e far comprendere nella sua brutalità numerica, con le cifre delle persone morte, la portata di questo sterminio, deve fare i conti con documenti fatti sparire o con (è il caso dei rom) l’assenza di una tradizione scritta. Oppure, come avviene per i gay, con la negazione della loro omosessualità, anche dopo la liberazione dai campi di concentramento.

VIDEO – “Io, tra i malati da sterminare” 1

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Il Manifesto: Caso Gubbio. E il Sindaco cancella il registro delle Unioni

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Il Manifesto – giovedì 26 gennaio 2012

di Aurelio Mancuso*

Per la prima volta nella storia del movimento delle libertà civili un Consiglio Comunale abolisce il Registro delle Unioni Civili poiché, si afferma, si è iscritta una sola coppia ed è in contrasto con l’articolo 29 della Costituzione. La mozione, presentata dal consigliere d’opposizione Luigi Ghirlanda, del Pdl, ha potuto contare sul sostegno e il voto del Sindaco di Gubbio Diego Guerrini del Pd e di alcuni consiglieri sempre iscritti al partito. Risultato per 12 voti a favore e 10 contrari la mozione passa, e scoppia il caso in Umbria e anche in Italia. Alcuni consiglieri del PD hanno votato contro la mozione così come tutti i consiglieri di maggioranza degli altri partiti della sinistra. Il caso Gubbio, che nasce anche dalla volontà dell’attuale Sindaco di cancellare una serie di provvedimenti assunti dalla passata amministrazione guidata da un primo cittadino di Rifondazione Comunista, ha innescato per tutta la giornata di ieri prese di posizione sdegnate da parte del PD regionale, dei Giovani Democratici, e così pure da parte della deputata Anna Paola Concia, dall’ex ministra Barbara Pollastrini e dal responsabile dei diritti civili Ettore Martinelli. (altro…)

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Sindaco e alcuni consiglieri PD cancellano a Gubbio il Registro delle coppie di fatto.

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MANCUSO (EQUALITY ITALIA) SINDACO E ALCUNI CONSIGLIERI PD DI GUBBIO CANCELLANO IL REGISTRO DELLE COPPIE DI FATTO. INTERVENGA BERSANI

 Ieri sera il Consiglio Comunale di Gubbio ha abolito il Registro delle Unioni Civili istituito nel 2002. Il Sindaco Diego Guerrini e alcuni consiglieri del PD hanno votato a favore della mozione del consigliere del Pdl Luigi Ghirlanda, che da anni insegue questo obiettivo. E’ inconcepibile che un Sindaco espressione di un partito che in tutte le amministrazioni pubbliche promuove strumenti di conoscenza e di sostegno nei confronti delle nuove formazioni sociali, tra cui le convivenze etero e omosessuali, abbia potuto appoggiare una simile azione, che sicuramente è figlia di conflitti locali, ma che assume la valenza di un gesto che non può essere sottovalutato in sede nazionale. Chiediamo al Pd Umbro e a quello nazionale di esprimersi e di prendere le distanze dal Sindaco e dai consiglieri che hanno abolito un registro, che ha il valore simbolico di spingere affinché si approvi in Parlamento una legge.

Aurelio Mancuso presidente Equality Italia

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“Care coppie calabresi non lasciate la vostra terra”

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Calabria Ora: Mancuso (Equality Italia) “Qui c’è ancora chiusura”

Curiosando nel suo sito web scopri che ha dichiarato la propria omosessualità attraverso le colonne di un quotidiano. I diritti civili, per lui, hanno la priorità. Su tutto. E non è certo un caso che Aurelio Mancuso sia fondatore e presidente di Equality Italia, la rete trasversale che ruota attorno a quelle tematiche a lui tanto care. Così come non lo è che sia stato al vertice, per diversi anni, dell’Arcigay nazionale. E’ un giornalista e un politico. Come se non bastasse, poi, è anche un attivista: il “paladino”, se vogliamo, di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. La persona ideale, insomma, alla quale porre una serie di domande sull’omosessualità nel ventunesimo secolo. (altro…)

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