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Per gli omosessuali la privacy è un diritto o un obbligo?

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Dopo la scomparsa di un artista amato come Lucio Dalla che ha colpito l’opinione pubblica italiana, innescando una viva polemica sul velo che ha coperto la sua omosessualità prima e dopo la sua morte, abbiamo deciso di organizzare lunedì 19 Marzo alle ore 15.30, presso l’Hotel Nazionale a Piazza Montecitorio, l’iniziativa dal titolo “Per gli omosessuali la privacy è un diritto o un obbligo?”. Lo annunciano in un comunicato congiunto Anna Paola Concia, deputata del Partito democratico ed Aurelio Mancuso, presidente di Equality italia. “Abbiamo invitato a questo incontro direttori delle testate giornalistiche nazionali, commentatori e opinionisti perché siamo convinti che sia arrivato il momento di aprire un confronto serio sul confine tra il diritto alla privacy e il diritto di cronaca. Vogliamo interrogarci sul perché la privacy per gli omosessuali sia l’ultimo muro eretto a tutela di una riservatezza imposta come un obbligo, aprendo una riflessione su come vengono oggi raccontati nel nostro Paese l’omosessualità e l’amore omosessuale”. “Ci auguriamo che questa sia un’occasione per fare il punto, insieme ai mass media, sui cambiamenti sociali in atto e sul futuro delle cittadine e dei cittadini omosessuali di questo paese”. (AGENZIA PARLAMENTARE)

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Gay: polemiche sulle parole di De Rita (CENSIS) sui matrimoni omosessuali

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E’ polemica sulle parole del presidente del Censis, Giuseppe De Rita, sui matrimoni gay. Aurelio Mancuso presidente di Equality Italia, rileva: se De Rita “ha bisogno di sapere se l’istituto matrimoniale possa essere esteso anche alle coppie gay in quanto queste devono dimostrare di essere stabili, poteva informarsi meglio, farsi un giro per le citta’ italiane, scoprendo cosi’ che da decenni esistono coppie gay conviventi, quindi, la stabilita’ e’ ampiamente dimostrata. L’obiezione di De Rita, e’ comunque strumentale perche’ stando a questo metodo tantissime coppie etero, continua

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Caro Dalla, io ti difendo

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In queste ore migliaia di persone sono in fila a renderti omaggio, nella tua bella Bologna, la città che tu vivevi appieno. A volte, com’è capitato anche a me un sabato notte, ti si poteva incontrare semplicemente in un bar a fare battute e proporre brevi ficcanti ragionamenti. Su alcuni siti e sui social network girano biografie più o meno bislacche, sulle tv nazionali prevale l’agiografia. Sono certo per quel poco che ho compreso ammirandoti come fan e come estimatore delle tue prudenti eccentricità, che starai ridendo di gusto, soprattutto nei confronti dei soliti avvoltoi, che vogliono dire la loro sulla tua sessualità, sulle tue stravaganze, sulle tue riservatezze. (altro…)

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Lucia Annunziata accredita l’incitamento all’odio nei confronti dei gay come libertà d’opinione

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Questa settimana che va a terminare ci ha regalato insulti pubblici da parte di Giovanardi e di Ciarrapico, con continui rilanci in trasmissioni radiofoniche e televisive di posizioni gravemente omofobe, e ha anche segnato lo sdoganamento nella trasmissione di Santoro, Servizio Pubblico, dell’incitamento all’odio come espressione della libertà d’opinione. Lucia Annunziata, già presidente Rai, nota giornalista e intellettuale del centro sinistra, ha infatti, letteralmente affermato  che Celentano lei ““Lo avrei difeso anche se avesse detto che i gay devono andare nei campi di sterminio”.  Rincarando la dose ha posto l’accento come “La questione dei contenuti è irrilevante rispetto alla libertà di espressione”. (altro…)

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Sul matrimonio gay e sui registri comunali

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Con grande vigore è ripartita la campagna per la costituzione di Registri delle Unioni Civili in importanti Comuni Italiani. Questo vento ogni tanto riprende vigore e ora che in alcune città ha vinto il centro sinistra, o si spera vincerà nel 2013, movimenti, associazioni e partiti, prendono coraggio e sperano, di portare a casa il risultato. In particolare dopo l’approvazione di Napoli, ora è iniziato l’iter, in maniera un po’ confusa e conflittuale tra i partiti, a Milano, a Roma i Radicali con una lunga lista di associazioni lgbt e partiti, raccolgono le firme per portare la questione in Consiglio Comunale. Onore al merito! Però non si può nascondere una sensazione di confusione  e di scarsità di riflessione e coordinamento nazionale. In primo luogo i Registri, o meglio la formula che si è scelta ora dell’attestato anagrafico (modello Bologna, Padova, Torino) spinto da una discussione consiliare, quindi, non deciso autonomamente dal Sindaco e dalla Giunta, sono un atto simbolico importante, che ha in se una valenza positiva e una negativa. (altro…)

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