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PD: Scalfarotto fa il furbo, critica Bersani sul matrimonio gay e poi appoggia un documento arretrato

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Quello che sta accadendo in queste ore nella Commissione diritti civili del PD ci indigna e conferma molte delle preoccupazioni che avevamo esternato nei giorni scorsi. A fronte di un messaggio del Segretario nazionale Pierluigi Bersani, che in modo chiaro proponeva le unioni civili, ovvero un istituto dedicato alle coppie gay cui riconoscere pari diritti e pari doveri, Ivan Scalfarotto vice presidente dell’Assemblea, oltre a sottrarsi alla dura discussione che sta avvenendo dentro la Commissione presieduta dalla Bindi, da una parte rivendica come unica soluzione il matrimonio, dall’altra tramite lettera inviata e letta in Commissione, sostiene il testo del documento in discussione, assolutamente più arretrato della proposta del Segretario. Insomma, ancora una volta si assiste a un triste teatrino alimentato da persone come Fioroni e Scalfarotto, che utilizzano un tema che riguarda milioni di persone per i propri scopi politici di posizionamento partitico. (altro…)

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Diritti alle coppie omosessuali. Bene il Pd, ma ora una Civil partnership.

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Di Aurelio Mancuso e Andrea Benedino per l’Unità ed. 17 Maggio  2012

Era inevitabile che, dopo le posizioni assunte dai due principali leader dei progressisti mondiali attualmente la governo, Barack Obama e François Hollande, a favore del diritto a sposarsi per le coppie gay, anche Bersani non potesse continuare a tacere. E Bersani, infatti, ha parlato domenica scorsa nel corso della sua intervista all’Unità, affermando che «Una regolazione moderna delle convivenze stabili tra omosessuali è un elemento di civismo, che un governo deve affrontare», e aggiungendo «Terrei fuori dal dibattito la parola matrimonio, che da noi comporta una discussione di natura costituzionale, al contrario di altri Paesi. Tuttavia dobbiamo dare dignità e presidio giuridico alle convivenze stabili tra omosessuali perché il tema non può essere lasciato al far west». continua

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Pari diritti per le coppie omossessuali – video youdem

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AGENDA ITALIA Pari diritti per le coppie omosessuali (YOUDEM)

Agenda Italia Società – In studio Anna Paola Concia, Aurelio Mancuso. In collegamento telefonico Carlo Giovanardi

26 marzo 2012

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Gay, troppi no anche nel Pd – Europa

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Il dibattito che si è sviluppato sulle pagine di Europa, dopo il voto al parlamento europeo sul matrimonio gay, cui le due importanti esponenti del Pd Patrizia Toia e Silvia Costa hanno espresso parere negativo, si è poi arricchito della sentenza della corte di cassazione, che per la prima volta in Italia esprime due concetti importanti. Il matrimonio non può più limitarsi all’unione tra persone di sesso diverso, le coppie gay sono famiglia e soggette al riconoscimento giuridico.Il dibattito è aperto, e ciclicamente si approfondisce, registra importanti prese di posizione e volontà di conoscenza reciproca. E proprio questo confronto, che le due parlamentari europee chiedono si debba sviluppare dentro il Pd, sarebbe tanto urgente visto che manca un anno alle elezioni politiche e il maggior partito d’Italia non può giungere impreparato e soprattutto diviso. Accettando la sfida delle due esponenti politiche e condividendo parola per parola l’argomentare dell’onorevole Anna Paola Concia, che ha spiegato quali sono le determinazioni scientifiche anche in materia di figli nati in famiglie omosessuali, e quale significato assumono le sentenze delle corti costituzionale e di cassazione, vorrei aggiungere due elementi alla discussione. continua a leggere

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Equality Italia: i gay hanno diritto a vita familiare come coppia, la cassazione sbugiarda tutti i reazionari d’Italia.

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Pur non potendo accettare la trascrizione del matrimonio contratto all’estero da una coppia di omosessuali, perché non ha effetti nel nostro ordinamento, la Corte di Cassazione smonta pezzo per pezzo tutte le posizioni portate avanti in questi anni da vari esponenti del centro destra e del centro sinistra italiani. La Corte afferma con chiarezza che la diversità di sesso per sposarsi non è più un requisito indispensabile, e che le coppie gay hanno “come i coniugi, il diritto ad una ”vita familiare” e ad esigere e a far valere per questo il diritto ad un ”trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” E la Cassazione, così come la Corte Costituzionale invita il Parlamento ad agire ed approvare una normativa sulle coppie gay. Si tratta di una sentenza importante e che smentisce tutte le stupidaggini giuridiche proposte da una classe politica ignorante e culturalmente più vicina ai regimi islamici che alle democrazie mature europee.

Aurelio Mancuso Presidente Equality Italia

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